Se siete amanti della neve o abitate in un posto in cui nevica di frequente, siete sicuramente a conoscenza dei benefici fisici ed emotivi che stare in ambiente alpino può portare. Tra tutti gli sport di montagna, quello più amato dalla maggior parte delle persone è, senza ombra di dubbio, lo sci alpinismo.

Questa disciplina consiste nell’andare ad esplorare cime di montagne attraverso gli sci, senza seguire un tracciato preciso, ma affidandosi al proprio senso di orientamento e alla propria condizione fisica. Ovviamente, da qui nasce la necessità di portarsi dietro il materiale ed il principale sono sicuramente gli sci. Come si possono trasportare in auto, senza che si rovinino o che vadano a scontrarsi con altri oggetti, danneggiando parti delicate? La soluzione si chiama portasci. Ne esistono di diversi tipi, vediamoli più in dettaglio.

Diversi tipi di portasci

Tra il grandissimo mare dei portasci, i più vecchi sono ad aggancio. Cosa significa? Che gli sci vengono attaccati e fissati attraverso un pratico sistema di ganci, che permette il movimento in misura molto ridotta. La versione più usata è quella che prevede quattro agganci, per garantire la sicurezza più alta possibile.

Un altro sistema molto utilizzato è quello magnetico. Sostanzialmente, visto che gli sci sono fatti in carbonio e quindi vengono attratti da una calamità, si usano dei magneti per tenerli ancorati al fissaggio ed evitare completamente il movimento. Questa versione, oltre ad essere più moderna di quella ad aggancio, è anche più sicura e permette di viaggiare più sereni. Per una totale certezza che gli sci non si sbilancino durante la marcia, molti sciatori adottano un sistema ibrido, ovvero una chiusura a clip unita ad un fissaggio magnetico. Si tratta sicuramente della soluzione migliore, ma è più costosa e richiede più tempo per tirare su e giù gli sci.